
La prima richiesta USA, che Meloni esegue è di portare la spesa militare italiana al 2% del PIL, equivalente a circa 42 miliardi di euro annui, ossia a una media di 115 milioni di euro al giorno di denaro pubblico destinato alla spesa militare. Gli Stati Uniti vogliono che la spesa militare dei paesi europei salga al 5% del PIL. Per l’Italia equivale a circa 105 miliardi di euro, ossia a una spesa militare media di 288 milioni di euro al giorno. Inoltre, quale membro della NATO sotto comando USA, l’Italia continua a sostenere militarmente l’Ucraina e, quale membro del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina, partecipa a un’ulteriore fornitura a Kiev di aiuti militari per l’ammontare complessivo di 24 miliardi di dollari: la quota italiana non è a carico del ministero della Difesa ma di altri ministeri come quello dell’Economia e delle Finanze.
Contemporaneamente l’Italia dovrà importare dagli Stati Uniti una quantità molto maggiore di GNL (gas naturale liquefatto) pagandolo molto più di quanto pagava il gas russo. Dopo che l’Unione Europea ha chiesto di azzerare le tariffe sui beni industriali con gli Stati Uniti, Trump ha detto che la UE deve eliminare il suo surplus commerciale con gli Stati Uniti acquistando 350 miliardi di dollari di prodotti energetici statunitensi.
Allo stesso tempo l’Italia – che nel 2019 aveva firmato un vantaggioso memorandum d’intesa sugli scambi commerciali con la Cina, non rinnovato nel 2024 dal governo Meloni – deve ridurre ulteriormente tali scambi con conseguenti perdite economiche. L’Amministrazione Trump, per ridurre o azzerare i dazi chiede infatti ai paesi europei di diminuire drasticamente i rapporti economici con la Cina. Non si tratta solo di guerra economica. Gli Stati Uniti stanno accrescendo il dispiegamento di forze militari attorno alla Cina, sia direttamente sia indirettamente tramite la NATO in cui l’Italia è uno dei paesi più impegnati. Il Segretario Generale della NATO, in visita a Tokyo, ha dichiarato che “il Giappone è uno dei nostri partner più preziosi e stiamo rafforzando la nostra cooperazione”. Il Ministro della Difesa giapponese ha dichiarato: “La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina dimostra che non possiamo dare per scontata la nostra sicurezza. La Cina, la Corea del Nord e la Russia stanno intensificando la loro cooperazione e preparazione militare, minando la stabilità globale, e questo significa che ciò che accade nell’area euro-atlantica è importante per l’Indo-Pacifico e viceversa. Quindi la nostra sicurezza è inseparabile”.
Manlio Dinucci
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